Basilica di San Leone

Eretta nel 1186 ed insigne collegiata nel 1684. Nel 1933 è stata dichiarata monumento nazionale per la sua immane bellezza. L’edificio nacque per volontà di Guglielmo il Buono per donarla a Costanza D’Altavilla figlia di Ruggero II, sposa di Enrico VI a sua volta figlio di Federico Barbarossa (da questo matrimonio nacque poi Federico II). Essa si presenta con uno stile prevalentemente gotico che si alterna con quelli arabi e catalani. 

La struttura si articola a tre navate disposte a croce latina con transetto rialzato rispetto al pavimento della basilica; il livello superiore è caratterizzato da un’abside centrale e due laterali.La bellezza della Chiesa è legata anche al ricco patrimonio artistico-culturale contenuto all’interno. Tra le opere più importanti vi sono: l’acquasantiera e il fonte battesimale realizzati dallo scultore Antonello Gagini; la croce argentea con fondo a smalto blu di Vincenzo Archifel; il messale gallicano usato in Sicilia prima del Concilio di Trento; i sarcofagi dei conti Valguarnera; l’artistico portone bronzeo; la cripta paleocristiana; il Crocifisso, alto 1,70 metri, in legno e impasto realizzato dallo scultore Antonello Gagini. 
 

Quest’ultima opera viene definita dal Rev. Giovanni Gnolfo: ”Perfezione anatomica e bellezza fisica ne sono le note predominanti. Ben marcate le curve sotto ascellari e l’osteologia della cassa toracica con vibilissimo disfacimento del pannicolo adiposo sub cutaneo: canone fondamentale dell’ arte rinascimentale”.