Una serata di arricchimento di conoscenze e condivisione di emozioni.
Nello scenario notevole del contesto monumentale e paesaggistico dell’ex Convento M.SS. Degli Angeli, sede dell’istituendo Museo Civico di Assoro, si è svolto il convegno sull’indicatore solstiziale di c.da Perciata per pubblicizzarne la recente scoperta che amplia in modo esponenziale i valori culturali già immensi di questa area ed apre nuovi scenari di valorizzazione e promozione dei luoghi. Alla presenza di un numeroso ed appassionato pubblico nell’artistica spazialità della sala del“Cenacolo”, il neo sindaco dr Antonio Licciardo, dopo i saluti ed i ringraziamenti alle istituzioni ed agli studiosi coinvolti, ha proceduto alla presentazione dell’evento che persegue la finalità di valorizzazione del territorio e di promozione dell’istituendo museo civico e delle tradizioni. A tale scopo ha proposto un intervento sinergico di tutte le componenti istituzionali ed associative per fare rete e condivisione di progettualità.

I lavori sono proseguiti nella sala convegni del museo coordinati dall’architetto Angelo Giunta (dirigente del Museo Regionale Interdisciplinare di Enna) che nel proprio intervento ha sintetizzato
la valenza del sito della Perciata relazionandola al contesto storico, monumentale e paesaggistico, ed ora a pieno titolo connessa a scala regionale con gli altri siti simili di interesse archeoastronomico. Utilizzando la proiezione di vari fotogrammi ha dato conto della verifica sui luoghi dell’evento dell’attraversamento del sole nella Perciata all’alba del solstizio d’estate del 21 giugno 2018 e riproposto nel contempo le emozioni ricevute dagli appassionati che hanno osservato il fenomeno.

Si sono succedute quindi le relazioni di illustri studiosi e cultori della materia, connotando caratteri scientifici, culturali e storici peculiari dei luoghi, in gran parte inediti. Sintetica, esaustiva e molto apprezzata la relazione del contesto archeologico da parte della dott.ssa Pinella Filippa Marchese, archeologa,dirigente della Unità Operativa 4 per i Beni Archeologici della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Enna, con esposizione di nuovi dati riscontrati ed in parte riferibili alla preistoria quali l’ipogeo di S. Elena ed altri siti rupestri vicini. Per una più compiuta conoscenza del sito la stessa ha condiviso l’approccio multidisciplinare ed ha concluso dicendo che l’occasione di confronto e dialogo su una nuova acquisizione scientifica costituisce il tentativo di mettere in atto il dialogo tra studiosi e professionisti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale e politico che sono disposti a “rischiare di ascoltarsi ed accogliere nuove suggestioni per l’attività di tutela del nostro patrimonio storico-archeologico e paesaggistico”. Interessante e pertinente l’indagine archeologica con metodologia predittiva e postdittiva della dott.ssa Valentina Di Natale (UNISI) che ha permesso di delineare la dinamica della viabilità storica e l’interazione dei luoghi (Enna, Assoro, Agira, Centuripe) con la rete di collegamento regionale, in particolare con l’itinerario interno Catina-Thermis (Catania-Termini Imerese) tramite tre ipotesi di percorrenza, prevalentemente collinare. Il dott. Giuseppe Maria Amato, in qualità di coordinatore scientifico del Geopark, ha relazionato sulle valenze del territorio in particolare dei geositi riconosciuti dall’UNESCO ed individuati con il Geopark Parco Naturale Rocca di Cerere, in cui figura la Perciata . L’unicità e la precarietà di questi siti implica la necessità che i cointeressati, istituzioni, associazioni, studiosi, cittadini, facciano la propria parte e perseguano organicamente le finalità di tutela e per la promozione a scala internazionale di un territorio dalla valenze uniche così come testimoniato dall’UNESCO. Il dottor Alfredo Crimi, ha esposto temi della propria tesi di laurea sulla viabilità storica della zona, connettendola alla specificità del sito della Perciata con il limitrofo oratorio di S.Elena e la statio dell’Acquanova, importanti riferimenti territoriali durante i secoli. Nuovi siti riferibili ad un uso in età preistorica individuati nella zona e l’analisi tipologica del sistema viario, di cui uno in particolare convergente alla base del sito della Perciata, hanno ampliato i caratteri confacenti alla tipizzazione della stessa come osservatorio. L’approccio multidisciplinare di connessione della peculiarità della Perciata con il contesto storico e paesaggistico è stato completato dall’arch. Angela Parisi, con la sua tesi di laurea (premiata dall’Istituto Nazionale dei Castelli) che ha delineato il sistema del Castello di Assoro, il quale da migliaia di anni con la sua immanenza e stratificazione assolve a riferimento territoriale. Un testo di roccia e pietra che ci racconta la storia di questi luoghi a partire dalla glittografia preistorica rilevata da Paolo Orsi, fino alla sua disintegrazione parziale del XIX secolo e all’attuale riuso come parco urbano. Il prof. Ferdinando Maurici, insigne archeologo ed attuale direttore del Museo Regionale di Palazzo D’Aumale di Terrasini, ha delineato la materia dell’Archeoastronomia, che di recente sta assumendo un ruolo importantissimo per la conoscenza della storia della Sicilia. A tal proposito ha voluto rendere omaggio al prof. Vito Polcaro, astrofisico di fama internazionale, di recente scomparso, che ha dato impulso e scientificità nell’apprezzamento nel territorio siciliano di tanti siti di interesse archeoastronomico. Tale ruolo è attualmente rivestito dal prof. Giulio Magli che insegna Archeoastronomia al Politecnico di Milano. Astronomia, archeologia, geologia, antropologia, sono fondamento di questa nuova sezione della conoscenza dell’esperienza umana alla ricerca di riferimenti spazio-temporali e religiosi; ormai gli esempi raccolti sono tanti e provati, ma anche in continuo ampliamento. La scoperta dell’indicatore solstiziale di c.da Perciata tra Assoro, Leonforte e Nissoria, si inserisce a pieno titolo in questo filone di ricerca e connota, in genere un periodo preistorico e un apprezzamento di indicatore solstiziale, ovvero quello d’estate all’alba del 21 giugno, e quello invernale al tramonto del 21 dicembre. Da essi le antiche genti traevano il riferimento temporale per le proprie attività, per esempio quello dell’inizio dell’estate e quindi della mietitura. Una documentata esposizione dei vari siti individuati in Sicilia e delle loro caratteristiche peculiari, da parte del prof. Alberto Scuderi (vicedirettore nazionale dei gruppi archeologici d’Italia), ha consentito l’apprezzamento della scientificità della loro funzione. A quelli di Gela, San Giuseppe Iato, Cammarata, Caltabellotta, Pietraperzia, Sperlinga, ecc. si è aggiunta la Perciata di Assoro, apprezzata (azimut 60/240) nel sopralluogo congiunto del 15 maggio 2018, di F. Maurici, A. Scuderi, A. Giunta, e verificata all’alba del 21 giugno 2018 da vari appassionati e abitanti del luogo, inserita quindi a pieno titolo nel filone degli indicatori solstiziali; a Settembre sarà presentata a Genova in un convegno sul tema. Successivamente, nello splendido chiostro conventuale, i partecipanti si sono scambiati impressioni ed opinioni ed hanno assaggiato prodotti della tradizione offerti dalle aziende locali, Azienda Agricola Mulinello, Pandittaino e Caseificio il Cavalcatore. Poi come da programma gli intervenuti si sono spostati come da programma nella limitrofa area castellana dove, da posizione privilegiata, si è apprezzato l’evento eccezionale dell’eclissi lunare del secolo, con l’illustrazione in diretta del fisico dott.ssa Viviana Filì. Una serata di arricchimento di conoscenze e condivisione di emozioni di cui il comune di Assoro darà conto con la pubblicazione sul proprio sito. A breve si darà informazione della programmazione di nuovi eventi discendenti da tale esperienza e che vedrà coinvolti istituzioni, università, associazioni, studiosi. Tipologie sedime viabilità antica- Alfredo Crimì Geositi Geopark-Giuseppe Maria Amato Schema percorso annuale del sole -Ferdinando Maurici Il castello di Assoro -Angela Parisi Indagine archeologica UNISI-Valentina Di Natale. Presentazione del contesto: note storiche e archeologiche sulla Sicilia centrale. A partire dal periodo romano abbiamo notizie di una strada che collega Enna ad Agira, come mostrano sia l’Itinerarium Antonini che la Tabula Peutingeriana. In quest’ultima sono menzionati sia il tratto Centuripe-Agira che quello Agira-Enna, con le distanze espresse in miglia romane. Questi tratti facevano parte del collegamento principale Catina-Thermis che collegava il mar Tirreno al mar Ionio. Sebbene meno importante si sviluppa anche una direttrice N-S, detta «via annonaria» (oggi ripercorsa in parte dalla SS 117) che permetteva il raggiungimento del porto di Halaesa.

Assoro 27 luglio 2018


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